"Allarme nel presepe",
Gianni Rodari,
Omegna, 23 ottobre 1920 - Roma, 14 aprile 1980
In "Allarme nel presepe", Gianni Rodari vuole raccontare una storia dedicata alla festa che tutti noi, adulti e bambini di tutte le età, amiamo di più, ossia il Natale.
Di per sé questo racconto non è molto lungo, ma riporterò solo alcuni passi in cui l'oggetto del mio blog, le statue del presepe, è il vero protagonista.
"Dispose con fantasia le statuine, levandole una per una dalla scatola in cui le aveva riposte l'anno prima. E dopo che le ebbe collocate qua e là, al loro posto - i pastori e le pecore sul muschio, i re Magi sulla montagna, la vecchina delle caldarroste presso il sentiero - gli sembrò che fossero poche."
"Mentre si guardava intorno, in cerca di un'idea, gli capitò sotto gli occhi un altro scatolone, quello in cui aveva messo a riposo, in pensione, certi vecchi giocattoli: per esempio, un pellerossa di plastica, ultimo superstite di un'intera tribù che marciava all'assalto di Fort Apache... un piccolo aeroplano senza timone, con l'aviatore seduto nella carlinga... una bamboletta un po' «hippy », con la chitarra a tracolla..."
"Allora si svegliarono le statuine del presepio. Il primo ad aprire gli occhi fu uno dei pastori. Egli notò subito che c'era qualcosa di nuovo e di diverso nel presepio. Una novità che non gli piaceva troppo. Anzi, non gli piaceva per niente."
Va bene così; se avete piacere di leggere tutto il racconto, nonché il commento di Gianni Rodari in persona che vi farà riflettere, vi lascio con molto piacere il link del sito che ho trovato durante questa mia ricerca:
https://www.letteratour.it/altro/A01_letteratura_e_natale06.asp. Buona lettura!
Nessun commento:
Posta un commento