domenica 3 novembre 2019

STEP 14 - La cosa come simbolo

SIMBOLOGIE DELLE STATUETTE

Quando sentiamo la parola "presepe" subito pensiamo ad uno dei più grandi simboli del Natale, proprio come l'albero, i regali, il panettone e il pandoro. Ma cosa si cela dietro quest'antica tradizione? 
Il primo significato che esso assume è, ovviamente, di carattere religioso; la nascita di Cristo, scena principale dell'ambiente presepiale, è il simbolo dell'avvento di colui che portò la salvezza e la redenzione agli uomini, oltre a dare inizio al Cristianesimo, la religione più seguita al mondo. 
Tuttavia, con il trascorrere del tempo e, studiando il presepe napoletano, troviamo tante altre simbologie, soprattutto legate alle statuette che lo decorano.
Si sa, di personaggi ce ne sono tanti e sono in continua evoluzione, ma alcuni sono rimasti nella tradizione napoletana da decenni e hanno ormai ottenuto il posto d'onore nel presepe delle famiglie.
Andiamo a descriverne alcuni.


Benino
Chiamato anche Benito, è il pastorello dormiente, chiaro riferimento alle Sacre Scritture: "E gli angeli diedero l'annunzio ai pastori dormienti". Il sonno è considerato non solo come riposo, ma anche come rinascita. Nella tradizione napoletana, inoltre, Benino assume due simbologie: nella prima rappresenta l'attesa nel Natale; nella seconda è colui che sogna il presepe, quindi che non venga in mente di svegliarlo, altrimenti il presepe potrebbe scomparire!



Cacciatore
Per l'epoca in cui è ambientato il presepe, sembra una figura un po' fuori luogo, soprattutto armato di fucile. Nonostante ciò, questo personaggio rappresenterebbe la morte e, in coppia con il pescatore, simboleggia i cicli di vita e morte, giorno e notte, estate e inverno e la dualità tra il mondo celeste di Dio e l'inferno.




Pescatore
Questa figura, come già accennato nella descrizione del cacciatore, è il suo contrapposto: rappresenta sia la vita, contraria alla morte, e l'Ade, il vertice opposto rispetto all'alto del mondo celeste.




Lavandaia
Questo è forse uno dei personaggi più vicini a Gesù e alla sua famiglia. Infatti, nella simbologia del presepe napoletano, le lavandaie rappresentano le levatrici che hanno aiutato Maria a partorire. I panni da loro usati per pulire il Bambinello sono miracolosamente lindi e immacolati, simbolo della verginità pura della Madonna e la nascita miracolosa di Cristo.




Sacra Famiglia
Non c'è molto da dire su questi personaggi, già si sa che rappresentano la famiglia per eccellenza secondo l'ideologia cristiana. Quello che forse non è noto è che le figure del bue e dell'asinello sono i simboli del bene e del male, due forze contrapposte, ma che grazie al loro equilibrio tengono il mondo in ordine.



Vinaio
La statua del vinaio è il simbolo dell'Eucarestia, ma rappresenta anche uno dei dodici venditori di cibo che simboleggiano i mesi dell'anno:
Gennaio: macellaio o salumiere;
Febbraio: venditore di ricotta e di formaggio;
Marzo: pollivendolo e venditore di altri uccelli;
Aprile: venditore di uova;
Maggio: coppia di sposi con cesto di ciliegie e di frutta;
Giugno: panettiere;
Luglio: venditore di pomodori;
Agosto: venditore di anguria;
Settembre: venditore di fichi o seminatore;
Ottobre: vinaio o cacciatore;
Novembre: venditore di castagne;
Dicembre: pescivendolo o pescatore.



Ciccibacco
Spesso è accompagnato da zampognari e suonatori di flauto, è posto alla sinistra della grotta in cui è nato Gesù; rappresenta la personificazione del dio Bacco e i suoi accompagnatori ricordano i riti dionisiaci in cui ci si abbandonava all'ebrezza e all'eccesso. Ciccibacco è dunque il simbolo del limite sottile tra il sacro e il profano.




Zingara
La leggenda narra che una zingara avesse predetto la nascita di Cristo e che per aver peccato in presunzione fosse stata trasformata in una civetta. Quando è presente con il Bambino tra le braccia è il simbolo della profezia della fuga in Egitto, mentre quando è sola simboleggia la passione di Cristo e la disperazione della Madonna.



I Re Magi
Rappresentano il mondo e il tempo che si fermano per la nascita di Gesù. In genere sono tre: Baldassarre il vecchio, che cavalca un cavallo nero; Gasparre il giovane, che monta un cavallo bianco; Melchiorre il moro, col suo cavallo fulvo. I tre cavalli simboleggiano i tre momenti del giorno: notte, mezzogiorno e alba. La loro corsa richiama il percorso delle stelle verso il luogo della nascita di Gesù Bambino, che risulta essere il simbolo del sole che risorge.



I due compari zi' Vicienzo e zi' Pascal
Compagni di bevute e chiacchiere, si presentano come due amiconi allegri e spensierati, ma per la verità simboleggiano rispettivamente sia il Carnevale e la Morte sia i due solstizi (24 dicembre 24 giugno).





Per concludere, dopo questo excursus sui personaggi più importanti di un presepe napoletano fatto come si deve, non dobbiamo dimenticare il simbolo più importante che esso assume: fare il presepe insieme alla propria famiglia è un qualcosa che unisce e che regala gioia e calore, sensazioni che una festa come il Natale non dovrebbe mai smettere di trasmetterci.


Fonte: https://www.holyart.it/blog/natale/personaggi-del-presepe-napoletano-significato/

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