domenica 24 novembre 2019

STEP 24 - La cosa nel cinema

UN POSTO AL SOLE -  HIGUAIN VIA DAL PRESEPE




Se penso al presepe, penso a San Gregorio Armeno; se penso a San Gregorio Armeno penso a Napoli; se penso a Napoli... semplice, penso ad "Un Posto Al Sole". Ormai sono anni e anni che non perdo nemmeno una puntata di questa soap opera italiana, in onda ogni sera su RaiTre dal 1996; affezionarsi ai vari personaggi e ai loro tanti caratteri è quasi obbligatorio. Ogni giorno, dal lunedì al venerdì, seguo le loro avventure e le loro storie più disparate, senza mai togliere fatti di cronaca e scandalose vicende, specchio della realtà di oggigiorno, nel Bel Paese e in tutto il mondo.
Ovviamente, questa serie televisiva va in onda tutto l'anno, da gennaio a dicembre, e come da tradizione anche il buon Raffaele Giordano, il portiere di Palazzo Palladini, ogni 8 dicembre allestisce nell'androne del condominio il presepe, sempre uguale e sempre meraviglioso.
Andando a ricercare tra le varie puntate, ho trovato particolarmente divertente quella mandata in onda nel 2016, in cui Raffaele decide di togliere la statuetta del calciatore Higuain, in quanto "traditore" della squadra di calcio del Napoli.
Lascio a voi il link della clip:

https://vimeo.com/195230257


... anzi, già che ci sono vi lascio anche il link della pagina ufficiale della soap opera sul sito di RaiPlay. Chissà, magari guardando qualche vecchia puntata vi appassionate anche voi!

https://www.raiplay.it/programmi/unpostoalsole


Dettagli televisivi della puntata

Titolo: Un Posto Al Sole
Anno di riproduzione: 2016
Regia: Bruno de Paola

STEP 23 - La cosa nella letteratura












"Allarme nel presepe",
Gianni Rodari,
Omegna, 23 ottobre 1920 - Roma, 14 aprile 1980



In "Allarme nel presepe", Gianni Rodari vuole raccontare una storia dedicata alla festa che tutti noi, adulti e bambini di tutte le età, amiamo di più, ossia il Natale. 
Di per sé questo racconto non è molto lungo, ma riporterò solo alcuni passi in cui l'oggetto del mio blog, le statue del presepe, è il vero protagonista.

"Dispose con fantasia le statuine, levandole una per una dalla scatola in cui le aveva riposte l'anno prima. E dopo che le ebbe collocate qua e là, al loro posto - i pastori e le pecore sul muschio, i re Magi sulla montagna, la vecchina delle caldarroste presso il sentiero - gli sembrò che fossero poche."

"Mentre si guardava intorno, in cerca di un'idea, gli capitò sotto gli occhi un altro scatolone, quello in cui aveva messo a riposo, in pensione, certi vecchi giocattoli: per esempio, un pellerossa di plastica, ultimo superstite di un'intera tribù che marciava all'assalto di Fort Apache... un piccolo aeroplano senza timone, con l'aviatore seduto nella carlinga... una bamboletta un po' «hippy », con la chitarra a tracolla..."

"Allora si svegliarono le statuine del presepio. Il primo ad aprire gli occhi fu uno dei pastori. Egli notò subito che c'era qualcosa di nuovo e di diverso nel presepio. Una novità che non gli piaceva troppo. Anzi, non gli piaceva per niente."


Va bene così; se avete piacere di leggere tutto il racconto, nonché il commento di Gianni Rodari in persona che vi farà riflettere, vi lascio con molto piacere il link del sito che ho trovato durante questa mia ricerca: 
https://www.letteratour.it/altro/A01_letteratura_e_natale06.asp. Buona lettura!

STEP 22 - La cosa nei fumetti

CÉDRIC

n. 50
22 dicembre 2013
Il Giornalino




Vignette tratte dal fumetto "CÉDRIC", realizzato dai fumettisti Laudec e Cauvin; la lingua originale è il francese, come si può immaginare dai nomi dei due artisti. 
Di questo fumetto è stata poi realizzata una serie televisiva animata, trasmessa in onda in Francia su France 3 nel 2001 e in Italia su RaiDue nel 2003.

Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/C%C3%A9dric

sabato 16 novembre 2019

STEP 21 - La cosa nella musica

IL RAP DEL PRESEPE









Artisti: Renato Giorgi, Elena Storchi
Album: Dillo forte che è Natale
Anno: 2011
Genere: musica per bambini




TESTO:

Io mi chiedo che cos’è questa festa del Natale,
se mi guardo un poco intorno è tutto da comprare.
In villaggio alle Maldive m’invitano ad andare
e brindare sulla spiaggia con champagne e caviale.
La settimana bianca è in offerta speciale
compreso lo ski pass e il trattamento termale.
La radio mi ricorda le cose più importanti:
“A Natale il vero amore si dimostra coi diamanti”.
Uffa, adesso dico basta, io mi sono un po’ stufata:
voglio fare un bel presepe con la stella cometa.

Ritornello
Un presepe con il bue e l’asinello
come faceva la mia nonna.
Un presepe tradizionale,
con tanti pastori e la capanna.
  
Un presepe grande, grande in salotto lì nel centro
con il fiume di stagnola e tre mulini a vento,
le galline bianche e nere, la signora nel pollaio,
un cagnone che dorme vicino al calzolaio;
i cammelli con le gobbe tutti in fila in carovana
sono carichi di doni che daranno alla Befana;
i pastori con le pecore scendono dai monti:
li guardo e dalla gioia io sento i loro canti.
Ecco, adesso finalmente si incomincia a ragionare:
il presepe è il vero segno che è arrivato Natale!

Ritornello
Un presepe con il bue e l’asinello
come faceva la mia nonna.
Un presepe tradizionale,
con tanti pastori e la capanna.

Lunghi fiumi luccicanti, ogni tanto una stradina,
quella carta vellutata che ho trovato giù in cantina.
Un laghetto, un ponticello sotto i monti innevati,
ci son pure due T-Rex, ma da dove son sbucati?
Finalmente siamo pronti, ora arriva sul più bello
la capanna con la culla per il santo Bambinello.
La sua mamma e il suo papà sono già in posizione:
come me sono sono in attesa della grande emozione.
Nella notte di Natale, solo a lume di candela,
metterò Gesù Bambino nella sua culla.

Ritornello
Un presepe con il bue e l’asinello
come faceva la mia nonna.
Un presepe tradizionale,
con tanti pastori e la capanna.
Un presepe tradizionale,
con tanti pastori e la capanna.



STEP 20 - I Brevetti

Nonostante il presepe sia considerato un oggetto tradizionale, e le famiglie dal canto loro ogni Natale tirino fuori dai ripostigli presepi vecchi anche decenni, non mancano le innovazioni. Andando infatti a ricercare tra i vari brevetti, sia italiani sia europei ed extraeuropei, si possono trovare invenzioni molto interessanti e soprattutto tecnologiche.
Dopo un'accurata ricerca, ho deciso di riportare nel mio blog due brevetti tra quelli che ho ritenuto più intriganti.



FIGURE GIOCATTOLO PER PRESEPI





Inventore: Siemens Andreas
Anno: 1987
Numero riferimento istituzionale: IT1183083B


Si tratta di figurine giocattolo tra cui sono state ideate anche quelle relative al gruppo della Natività, ossia Gesù Bambino, Maria e Giuseppe. Tali figure sono dotate di arti in grado di essere mossi come gli orologi giocattolo tramite un ingranaggio. Affinché il moto non risulti difficoltoso e si possano muovere gli arti in due direzioni con sequenze di movimento regolari, gli arti sono montati su un giunto sferico e sono collegate tramite aste di controllo girevoli, le quali sono ancora attaccate a dei dischi a camma azionati in modo asincrono.


PRESEPE ANIMATO








Inventore: Leon Reszka
Anno: 1982
Numero riferimento istituzionale: US4344243A


Si tratta di un display animato rappresentante il presepe. Figure umane che rappresentano i Re Magi, i pastori, ecc., passano accanto al presepe che contiene Gesù Bambino. Ciascun personaggio si arresta, si gira verso il bimbo, si inchina, si gira indietro e poi se ne va. L'azione di pausa viene creata da un ingranaggio con alcuni denti mancanti. L'azione di rotazione è creata da due cremagliere che si accoppiano in sequenza con un ingranaggio su cui è montata ogni figura. Il movimento è trasmesso da un supporto a cerniera per ogni figura e da un meccanismo di azionamento dell'asta di spinta.





giovedì 14 novembre 2019

STEP 19 - La cosa nell'arte

Titolo: Presepe di sabbia a San Pietro
Autori: Ilya Filimonstev, Susanne Ruseler, Rodovan Ziuny, Richard Varano
Anno: 2018
Luogo: Città del Vaticano, ora non più presente


Realizzare il presepe con la sabbia è una tradizione di Jesolo, ma nel 2018 questi quattro artisti hanno creato questa magnifica opera per la città del Vaticano. Lunga 15 metri, alta 5 e profonda 6, quest'enorme statua pesava la bellezza di 700 tonnellate. La scenografia era divisa in tre parti: al centro la Sacra Famiglia, sulla sinistra i pastori e sulla destra i Re Magi che portano i doni per Gesù Bambino.

Fonte: https://www.lapostilla.it/2018/12/24/presepe-di-sabbia-a-san-pietro-uno-spettacolo-da-ammirare/


Titolo: Adorazione dei pastori
Autore: Domenico Ghirlandaio
Anno: 1495
Luogo: Basilica di Santa Trinità, Cappella Sassetti, Firenze

Questo magnifico dipinto rappresenta la natività, il tema del presepe che decoriamo ogni 8 dicembre, ed è l'ultima opera di quelle commissionate all'artista da Francesco Sassetti. 
In primo piano si può notare l'adorazione che prova Maria verso il figlio appena dato al mondo, mentre Giuseppe tiene d'occhio, molto attentamente, l'ampio corteo venuto per vedere Gesù Bambino. I tre pastori sulla destra si ispirano al "Trittico Portinari" di Hugo Van der Goes; inoltre, quello che indica il bambino è proprio l'autore dell'opera.
Sul terreno, sempre in primo piano, si vedono tre sassi: una pietra naturale, un mattone e una pietra lavorata, simboli che ricordano la famiglia Sassetti e alla professione di Francesco.
Il cardellino rappresenta la passione e la resurrezione di Cristo, mentre la sella e il barroccio si riferiscono al viaggio che la Sacra Famiglia dovrà intraprendere a breve.

Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Adorazione_dei_pastori_(Ghirlandaio)

STEP 18 - In Cucina

IL LEGAME TRA IL PRESEPE E LA CUCINA


Siamo in Italia, non è difficile collegare un oggetto all'arte culinaria. E vi dirò di più: ci sono tantissimi collegamenti tra i presepi e il cibo.
Vagabondando all'interno di Internet, sono venuta a conoscenza dei presepi commestibili. Eh sì, sotto il periodo natalizio i pasticcieri producono bellissimi e buonissimi dolci a base, soprattutto, di marzapane, pan di zenzero e cioccolato. Personalmente, trovo che sia una splendida idea quella di acquistare un presepe con le statuette che si possano non solo ammirare, ma anche gustare alla fine delle feste... o prima, dipende dalla vostra golosità e dalla pazienza che avete nell'aspettare il 6 gennaio!

Presepe di pan di zenzero


Presepe di cioccolato


Ma non è finita qui, perché ci sono collegamenti col mondo culinario ben più nascosti. Se ricordate vi ho parlato, in qualche post precedente, della presenza di un pizzaiolo nella scenografia presepiale. Questo non deve stupire: Napoli è famosa in tutto il mondo per la sua famosissima pizza, quella grande e fragrante, con il bordo alto e soffice, spesso ripieno di ricotta.
Vi ho fatto venire l'acquolina vero? Beh, vi capisco... sono passati ormai cinque anni dalla mia visita alla città del Sole, e andando avanti con questo blog mi sta venendo la voglia di tornarci. 
Già che ne ho parlato, posso consigliarvi alcune delle pizzerie più buone e più famose di Napoli:
  • Antica Pizzeria Da Michele dal 1870
  • Pizzeria dal Presidente
  • Pizzeria di Matteo
  • Pizzeria Sorbillo
  • Pizzeria Brandi

Pizza margherita


Lavorazione della pizza

STEP 17 - La nuvola dei nomi



In questo figura che rappresenta la statuetta di una madonnina, ho provato a scrivere la nuvola delle parole che possono collegare l'oggetto protagonista del mio blog: famiglia, personaggi famosi, religione, arte, turismo, Napoli, Gesù, Assisi, artigianato, tradizione, Natale, cronaca, natività, San Gregorio Armeno, Pulcinella, Pizza, souvenir, Papa, presepe. 

venerdì 8 novembre 2019

STEP 16 - Una prima mappa Concettuale

Una mappa concettuale è uno schema in cui sono presenti due elementi principali:
NODI: rappresentano le idee, i concetti;
RAMI: rappresentano i collegamenti logici tra i nodi.



Attraverso una mappa del genere si possono tenere sott'occhio tutti i concetti legati ad uno specifico oggetto. In particolare io ho provato a tracciare una prima concept map riguardante l'oggetto del mio blog: le statuette del presepe.
All'apparenza potrebbe sembrare alquanto complessa ed ingarbugliata, ma i vari collegamenti sono piuttosto semplici.


Il presepe si costruisce, ovviamente, a NATALE, e il Natale è una festa legata alla RELIGIONE Cristiana. Ma legata al Natale c'è anche la TRADIZIONE, che oggigiorno è portata avanti dall'ARTIGIANATO di tutto il mondo, in particolar modo a Napoli, in via San Gregorio Armeno.
Ma legata al presepe c'è anche la COMPETIZIONE: secondo fonti storiche, da quando si è instaurata questa tradizione nelle famiglie, si organizzavano delle gare per chi avesse il presepe più bello. Ancora, chi ci dice che tra gli stessi artigiani non ci si batta a chi costruisce la Madonnina migliore?
Ovviamente non bisogna dimenticare il TURISMO: che sia per motivi religiosi, che sia per motivi prettamente legati alla scoperta del mondo e dell'artigianato italiano, Napoli attira persone da tutto il mondo, e molti arrivano soprattutto nel periodo natalizio.
Infine fare il presepe, così come l'albero, ogni anno l'8 dicembre è un evento che sicuramente permette alle FAMIGLIE di passare del tempo insieme divertendosi e creando un qualcosa di caldo e meraviglioso.

STEP 15 - L’evoluzione futura della cosa

LE STATUE PRESEPIALI DEL PRESENTE E DEL FUTURO

Il presepe è tradizione, su questo non c'è dubbio. Fa parte ormai da secoli della cultura italiana, e non solo. Ma avete mai pensato ad un presepe innovativo? Un presepe nuovo, magari influenzato da una tecnologia che va oltre alle ormai affermate statuette meccanizzate e in movimento.
Bisogna ricordare in primis che ormai molte persone scelgono di costruire il proprio presepe con delle statuette non più riguardanti il mondo di Gesù Bambino e della Palestina, bensì che rappresentano personaggi famosi, dai calciatori ai politici ai divi del cinema. Si possono vedere, ad esempio, dei presepi in cui al posto della Santa Famiglia sono presenti Fedez e Chiara Ferragni con in braccio il loro figlioletto Leone. Certo, davanti ad una scena del genere viene da storcere il naso: in fondo chi non è amante della tradizione e delle classiche statuette? 


Famiglia dei Ferragnez


Nonostante la maggior parte delle persone preferisca il solito e vecchio presepe, non mancano sicuramente quelli che invece vorrebbero vedere qualcosa di nuovo. 
Pensando ad una possibile innovazione in campo tecnologico e futuristico, giusto pochi minuti fa mi è balenata in testa un'idea. Non è una tecnologia ancora ben avviata, ma perché non pensare a delle statuette olografiche? Provate ad immaginare un presepe fluttuante, in cui i personaggi vengono presentati sotto forma di luce blu. Chissà, magari con lo sviluppo di questa tecnologia si potrebbe arrivare addirittura a farli muovere, o ancora meglio, dialogare! In questo modo non sarebbero più statuette fredde ed inanimate, ma il presepe diventerebbe dinamico e allegro.
Certo... penserete che sia impazzita, ma potrebbe essere davvero innovativo e, sicuramente, non si correrebbe il rischio di rompere le preziose opere d'arte che inscatoliamo con cura ogni 6 gennaio. 

Per il momento, però, dobbiamo accontentarci delle statue e delle scenografie che abbiamo. Non dimentichiamoci comunque che spesso la tradizione rimane la scelta vincente e ci permette di dimostrare tutta la nostra creatività, la passione e la gioia che ci lega alla magica festa del Natale.

domenica 3 novembre 2019

STEP 14 - La cosa come simbolo

SIMBOLOGIE DELLE STATUETTE

Quando sentiamo la parola "presepe" subito pensiamo ad uno dei più grandi simboli del Natale, proprio come l'albero, i regali, il panettone e il pandoro. Ma cosa si cela dietro quest'antica tradizione? 
Il primo significato che esso assume è, ovviamente, di carattere religioso; la nascita di Cristo, scena principale dell'ambiente presepiale, è il simbolo dell'avvento di colui che portò la salvezza e la redenzione agli uomini, oltre a dare inizio al Cristianesimo, la religione più seguita al mondo. 
Tuttavia, con il trascorrere del tempo e, studiando il presepe napoletano, troviamo tante altre simbologie, soprattutto legate alle statuette che lo decorano.
Si sa, di personaggi ce ne sono tanti e sono in continua evoluzione, ma alcuni sono rimasti nella tradizione napoletana da decenni e hanno ormai ottenuto il posto d'onore nel presepe delle famiglie.
Andiamo a descriverne alcuni.


Benino
Chiamato anche Benito, è il pastorello dormiente, chiaro riferimento alle Sacre Scritture: "E gli angeli diedero l'annunzio ai pastori dormienti". Il sonno è considerato non solo come riposo, ma anche come rinascita. Nella tradizione napoletana, inoltre, Benino assume due simbologie: nella prima rappresenta l'attesa nel Natale; nella seconda è colui che sogna il presepe, quindi che non venga in mente di svegliarlo, altrimenti il presepe potrebbe scomparire!



Cacciatore
Per l'epoca in cui è ambientato il presepe, sembra una figura un po' fuori luogo, soprattutto armato di fucile. Nonostante ciò, questo personaggio rappresenterebbe la morte e, in coppia con il pescatore, simboleggia i cicli di vita e morte, giorno e notte, estate e inverno e la dualità tra il mondo celeste di Dio e l'inferno.




Pescatore
Questa figura, come già accennato nella descrizione del cacciatore, è il suo contrapposto: rappresenta sia la vita, contraria alla morte, e l'Ade, il vertice opposto rispetto all'alto del mondo celeste.




Lavandaia
Questo è forse uno dei personaggi più vicini a Gesù e alla sua famiglia. Infatti, nella simbologia del presepe napoletano, le lavandaie rappresentano le levatrici che hanno aiutato Maria a partorire. I panni da loro usati per pulire il Bambinello sono miracolosamente lindi e immacolati, simbolo della verginità pura della Madonna e la nascita miracolosa di Cristo.




Sacra Famiglia
Non c'è molto da dire su questi personaggi, già si sa che rappresentano la famiglia per eccellenza secondo l'ideologia cristiana. Quello che forse non è noto è che le figure del bue e dell'asinello sono i simboli del bene e del male, due forze contrapposte, ma che grazie al loro equilibrio tengono il mondo in ordine.



Vinaio
La statua del vinaio è il simbolo dell'Eucarestia, ma rappresenta anche uno dei dodici venditori di cibo che simboleggiano i mesi dell'anno:
Gennaio: macellaio o salumiere;
Febbraio: venditore di ricotta e di formaggio;
Marzo: pollivendolo e venditore di altri uccelli;
Aprile: venditore di uova;
Maggio: coppia di sposi con cesto di ciliegie e di frutta;
Giugno: panettiere;
Luglio: venditore di pomodori;
Agosto: venditore di anguria;
Settembre: venditore di fichi o seminatore;
Ottobre: vinaio o cacciatore;
Novembre: venditore di castagne;
Dicembre: pescivendolo o pescatore.



Ciccibacco
Spesso è accompagnato da zampognari e suonatori di flauto, è posto alla sinistra della grotta in cui è nato Gesù; rappresenta la personificazione del dio Bacco e i suoi accompagnatori ricordano i riti dionisiaci in cui ci si abbandonava all'ebrezza e all'eccesso. Ciccibacco è dunque il simbolo del limite sottile tra il sacro e il profano.




Zingara
La leggenda narra che una zingara avesse predetto la nascita di Cristo e che per aver peccato in presunzione fosse stata trasformata in una civetta. Quando è presente con il Bambino tra le braccia è il simbolo della profezia della fuga in Egitto, mentre quando è sola simboleggia la passione di Cristo e la disperazione della Madonna.



I Re Magi
Rappresentano il mondo e il tempo che si fermano per la nascita di Gesù. In genere sono tre: Baldassarre il vecchio, che cavalca un cavallo nero; Gasparre il giovane, che monta un cavallo bianco; Melchiorre il moro, col suo cavallo fulvo. I tre cavalli simboleggiano i tre momenti del giorno: notte, mezzogiorno e alba. La loro corsa richiama il percorso delle stelle verso il luogo della nascita di Gesù Bambino, che risulta essere il simbolo del sole che risorge.



I due compari zi' Vicienzo e zi' Pascal
Compagni di bevute e chiacchiere, si presentano come due amiconi allegri e spensierati, ma per la verità simboleggiano rispettivamente sia il Carnevale e la Morte sia i due solstizi (24 dicembre 24 giugno).





Per concludere, dopo questo excursus sui personaggi più importanti di un presepe napoletano fatto come si deve, non dobbiamo dimenticare il simbolo più importante che esso assume: fare il presepe insieme alla propria famiglia è un qualcosa che unisce e che regala gioia e calore, sensazioni che una festa come il Natale non dovrebbe mai smettere di trasmetterci.


Fonte: https://www.holyart.it/blog/natale/personaggi-del-presepe-napoletano-significato/

STEP 13 - L’anatomia della cosa

DISSEZIONIAMO UNA STATUETTA E SCOPRIAMONE L'ANATOMIA

Tutti sanno che le statuette, essendo oggetti di produzione artigianale in serie, possono essere create tramite uno stampo in cui viene fatto colare il materiale, per poi lasciarlo indurire nel forno e decorarlo a mano con tecniche varie.
Questo, tuttavia, non è l'unico modo per creare gli svariati personaggi che popolano il nostro presepe. A seconda del tipo di materiale, infatti, alcuni hanno bisogno di una struttura interna su cui poi costruire l'esterno della statuetta. 

Andando a "dissezionare" una statuetta si possono trovare diverse tipologie di "interiora":
  • In quelle ottenute per colaggio, con molta probabilità troveremo un interno pieno e compatto, questo perché lo stampo viene riempito del tutto dal materiale allo stato liquido;
  • In quelle create con la ceramica, essendo un materiale che può esplodere nel forno, troveremo all'interno il vuoto. Infatti, se solleviamo la nostra statuetta e la guardiamo sul fondo, notiamo un foro atto a far uscire l'aria durante la cottura;
  • Nelle statuette create con la cera, il das, la terracotta o il gesso, per dare una struttura occorre spesso un manichino di legno (a volte sono creati con gli stuzzicadenti); quindi, aprendone una, possiamo osservare tale "scheletro", composto da un busto, una testa e i gli arti, propri di un essere umano.
  • Nei personaggi in movimento, la struttura interna è realizzata con dei meccanismi elettronici che consentono al corpo di svolgere delle azioni (come il pizzaiolo che inforna una pizza o la lavandaia che pulisce i panni).

Manichino di legno per una Madonna


Ovviamente, essendo le statue delle rappresentazioni di uomini, donne ed animali, possiamo andare ad individuare l'anatomia esterna dei loro corpi.


  1. Testa: la testa di ogni personaggio è decorata nei minimi dettagli, dagli occhi alle labbra ai capelli ben definiti;
  2. Busto: è il corpo principale della statuetta, su cui vengono costruiti poi gli arti;
  3. Braccia
  4. Gambe
  5. Piedistallo: è essenziale per alcune statuette, poiché i piccoli piedi non sono sufficienti per mantenerli in piedi;
  6. Firma: ogni statuetta presenta la firma dell'artigiano che l'ha realizzata.